martedì 25 dicembre 2012

Solamente la contraddizione ci fa provare che non siamo tutto. La contraddizione è la nostra miseria, e il sentimento della nostra miseria è il sentimento della realtà. Perché non siamo noi a fabbricare la nostra miseria. Essa è vera.Per questo è necessario amarla. Tutto il resto è immaginario. Per essere giusti è necessario essere nudi e morti. Senza immaginazione. Per questo il modello della giustizia deve essere nudo e morto. Affinché sentiamo la distanza tra noi e Dio, è necessario che Dio sia uno schiavo crocifisso. Simone Weil, Quaderni, III , p. 82

martedì 18 dicembre 2012

Dalla libertà alla legalità

Collegio Vescovile S. Alessandro
III A scuola secondaria di primo grado
18.12.2012

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Fenomenologia : una via d’uscita?

Galileo Galilei - Francesco Bacone: riflessioni conclusive.
Collegio Vescovile S. Alessandro
IV A Liceo S1cientifico
17.12.2012

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La letterarietà dei Vangeli ( sinottici)

La parabola tra racconto e poesia
Collegio Vescovile S. Alessandro – Dicembre 2012
Classe I A scuola secondaria di primo grado

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mercoledì 5 dicembre 2012

Simone Weil e la Rivoluzione Francese

Collegio Vescovile S. Alessandro
IV A Liceo Scientifico

“L’uguaglianza è un certo tipo di attenzione nei confronti della nozione di essere umano e di esistenza”.
( A. Teuber, Simone Weil: equality as compassion, in “ Philosophy and Phenomenological Research”, vol. 43, n. 2, p. 223)

giovedì 29 novembre 2012

L’io giudicante non è che un idolo tarmato

Bernardino Telesio – Tommaso Campanella – Giordano Bruno : riflessioni conclusive.

Collegio Vescovile Sant’Alessandro
IV A Liceo Scientifico
28.11.2012

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Alcune riflessioni sulla filosofia dell’hitlerismo

Collegio Vescovile S. Alessandroc 27.11.2012
III A - scuola secondaria di primo grado

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domenica 25 novembre 2012

Tutto è santo, tutto è santo, tutto è santo. Non c'è niente di naturale nella natura, ragazzo mio, tienilo bene in mente. Quando la natura ti sembrerà naturale,tutto sarà finito e inizierà qualcos'altro. Pier Paolo Pasolini, Il centauro, "Medea"

sabato 24 novembre 2012

E' dunque assolutamente necessario morire, perché finché siamo vivi manchiamo di senso, e il linguaggio della nostra vita è intraducibile : un caos di possibilità, una ricerca di relazioni e di significati senza soluzione di continuità. Pier Paolo Pasolini, Il vangelo secondo Matteo, Appunti Sceneggiatura

venerdì 23 novembre 2012

Caro Dio,liberaci dal pensiero del domani.L'idea del potere non ci sarebbe,se non ci fosse l'idea del domani. Caro Dio, facci vivere come gli uccelli del cielo e i gigli dei campi. Pier Paolo Pasolini

giovedì 22 novembre 2012

Hegel, l’amore e la logica

risposta a Giorgio - III Classico

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Fascismo e Mussolinismo

23.11.2012
Collegio Vescovile S. Alessandro
III A scuola secondaria di primo grado

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mercoledì 21 novembre 2012

Tommaso Campanella , Sigmund Freud e Jacques Lacan

Collegio Vescovile S. Alessandro
IV A Liceo Scientifico
19.11.2012

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giovedì 15 novembre 2012

L'amore infatti è più forte della paura, non ha paura della propria paura. (Hegel,Frammento sull'amore:l'amore, in "Scritti teologici giovanili")

martedì 13 novembre 2012

Io e mia sorella amiamo da sempre gli animali domestici.
Rappresentano quella parte della vita dell’universo in cui non c’è il peccato.
Questo mi ha fatto riflettere sulla sofferenza degli animali : se anche loro, che non hanno colpe,
soffrono e muoiono, questo sarebbe un segno dell’ingiustizia di Dio ; a meno che Dio non offra anche a loro la resurrezione.

Paolo De Benedetti , Fiera della Microeditoria, Chiari ( Brescia ), 10.11.2012

giovedì 8 novembre 2012

Palomar sulla spiaggia – Lettura di un’onda

Collegio Vescovile S. Alessandro
I A – scuola secondaria di primo grado
Testo di riferimento: Italo Calvino, Palomar , pp. 5 – 9 .

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mercoledì 7 novembre 2012

giovedì 1 novembre 2012

Se il tempo deve finire, lo si può descrivere, istante per istante,-pensa Palomar,- e ogni istante, a descriverlo, si dilata tanto che non se ne vede più la fine. Decide che si metterà a descrivere ogni istante della sua vita,e finché non li avrà descritti tutti non penserà più d'essere morto. In quel momento muore.
(Italo Calvino , Palomar)

mercoledì 31 ottobre 2012

Non c’è nulla che possa sostituire l’assenza di una persona a noi cara.
Non c’è alcun tentativo da fare, bisogna semplicemente tenere duro e sopportare.
Ciò può sembrare a prima vista molto difficile, ma è al tempo stesso una grande consolazione, perché finché il vuoto resta aperto si rimane legati l’un l’altro per suo mezzo.
È falso dire che Dio riempie il vuoto ; Egli non lo riempie affatto , ma lo tiene espressamente aperto, aiutandoci in tal modo a conservare la nostra antica reciproca comunione, sia pure nel dolore.
Ma la gratitudine trasforma il tormento del ricordo in una gioia silenziosa.
I bei tempi passati si portano in sé non come una spina, ma come un dono prezioso.
Bisogna evitare di avvoltolarsi nei ricordi, di consegnarci ad essi ; così come non si resta di continuo a contemplare un dono prezioso , ma lo si osserva in momenti particolari e per il resto lo si conserva
come un tesoro nascosto di cui si ha la certezza.
Allora sì che dal passato emanano una gioia e una forza durevoli.

Dietrich Bonhoeffer , Resistenza e resa

venerdì 26 ottobre 2012

FRATI SERVI DI MARIA - CONVENTO DELLA SS. ANNUNCIATA - ROVATO

Cammino di fede per fidanzati 2012/2013

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L’insipiens anselmiano : una metafora contemporanea

L’insipiens anselmiano : una metafora contemporanea
IV A Liceo Scientifico
Collegio Vescovile S. Alessandro
22 – 24 Ottobre 2012

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martedì 23 ottobre 2012

Manzoni , Elisabetta e Paolo di Tarso

Collegio Vescovile S. Alessandro
Classe III A - scuola secondaria di primo grado
23 . 10 . 2012
Analisi comparata dei testi

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mercoledì 17 ottobre 2012

giovedì 11 ottobre 2012

La violenza del dialogo ( continua … )


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12.10.2012 prof. Giacomo Paris
" La politica è forse l'unica professione per la quale non si considera necessaria alcuna preparazione specifica".
R. L. Stevenson

La violenza (nascosta) del dialogo


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09.10.2012 prof. Giacomo Paris

mercoledì 3 ottobre 2012

L'ateo Feuerbach:

" Dio è una lacrima d'amore nel più profondo nascondimento, versata sulla miseria umana".

martedì 2 ottobre 2012

Da un lettore...

"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'.

Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla."


Albert Einstein
Il Mondo come Io lo Vedo
- Ediz. Integrale citazione

lunedì 1 ottobre 2012

Ma se Dio sarà sconfitto? Se Dio non salverà mai più? Se i morti non risusciteranno? Se le ingiustizie e le sofferenze continueranno per sempre? Cose come queste può la fede pensarle?

Sergio Quinzio, La sconfitta di Dio, p.96

sabato 29 settembre 2012

Credo quia absurdum

Il Figlio di Dio è stato crocifisso : non è un disonore, perché il disonore è necessario.
Il Figlio di dio è morto : bisogna crederlo, perché è assurdo.
Dopo la sepoltura è risorto: è cosa certa, perché impossibile.

Tertulliano , La carne di Cristo , V, 2 - 4 .

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La foglia

Compito a casa : disegna una foglia.
Valutazione : ti avevo chiesto di disegnare una foglia vera. . . lavoro troppo personale … una foglia è una foglia … ripeti il compito …
Devo disegnare una foglia dimenticandomi di essere una persona.
Da una parte la mia persona, dall’altra la foglia.
Devo dividermi.
Come faccio a dividermi ?

domenica 23 settembre 2012

Mia Madre

Lotto ogni giorno, ogni ora e ogni minuto con la morte. Non parlo di una morte qualsiasi. Parlo della morte di mia madre.
La morte ha sempre un nome, non è un concetto.
La morte è distacco, cesura, taglio netto. La morte di mia madre è stato un momento di alta Poesia.
Il suo Volto si è illuminato.
Ma anche la Poesia, si sa, è dolore.
Mia madre coincide con la mia infanzia.
Mia madre amava la mia unicità.
Perderla è stato come perdere – definitivamente – la mia innocenza.
Quando penso alla sua morte, mi rivedo in Giobbe.
Mi arrabbio, e poi m’illudo che riposi dentro Dio.
Parlo di un’illusione piena, densa, quindi reale, vera. Dio è una grande utopia, e solo le utopie sono vere. Vorrei rivederla mia madre, abbracciarla.
E come d’incanto subentra il sogno. Nelle ultime tre notti l’ho rivista in tre lunghi sogni, uno via l’altro. Perché il sogno mi rinnova il dolore?
Perché ?
Perché tre volte ?
Perché tre sogni?
Trinità del sogno. Trinità di Dio.

Ipercinesi semantica

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La catarsi è anche infantile

Anche i bambini – soprattutto i bambini – vivono al loro interno il conflitto con la realtà. Ciò che sta “fuori” è spesso sinonimo di buio, di oscurità.
Tale conflitto – incastrato in forma di sentimento ancestrale non solo nei grandi ma anche nei piccoli – ci annuncia ( tragicamente ) che siamo dotati di fragile umanità.
E la fragilità, si sa, cerca sempre le sue forme di “fuga”. Le categorie del “reale” ( come giunge a me , e solo a me , la realtà) e dell’ “immaginario” (come la trasformo dentro di me) ci dicono che siamo braccati , costantemente accerchiati.
Il bambino – che non è un robot e neppure una bambola – si protegge a modo suo dall’ invadenza della realtà.
Ecco perché piange.
Il pianto – anche per lui – rappresenta una catarsi metodica. Una via di liberazione.
Le lacrime sono la materializzazione di un disagio radicato e radicale, indelebile.E’ assolutamente normale che un bambino pianga. E’ un suo diritto.
Il nostro dovere consiste nell’offrire a lui uno spazio effettivo e affettivo per poterlo fare liberamente, senza ulteriori incursioni e invasioni.
A noi – ai grandi – spetta il compito, poi, di “consolare”. Non dobbiamo commettere l’errore di bloccare il pianto di un bambino, questa è infatti la sua catarsi poetica contro il mondo.
Diamo a lui un tempo onesto per piangere, troviamo in noi un tempo onesto per consolarlo.

lunedì 17 settembre 2012

Questo triste silenzio mi annuncia il mio creatore?
Scuro come lui stesso è il suo velo.

( F. Schiller )

giovedì 6 settembre 2012

IL SIMBOLICO SOPRA OGNI COSA, IL SIMBOLICO INNANZITUTTO

Il mago di Oz – Grumello del Monte(Bg)
Il Nido di Lavinia – Chiuduno ( Bg)

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Padre mio, mi sono affezionato alla terra
quanto non avrei creduto.
E’ bella e terribile la terra.
Io ci sono nato quasi di nascosto ,
ci sono cresciuto e fatto adulto
in un angolo quieto
tra gente povera, amabile e esecrabile.
Mi sono affezionato alle sue strade,
mi sono diventati cari i poggi e gli uliveti,
le vigne, persino i deserti.
( … )
Il cuore umano è pieno di contraddizioni
ma neppure un istante mi sono allontanato da te.
Ti ho portato perfino dove sembrava che non fossi
o avessi dimenticato di essere stato.
La vita sulla terra è dolorosa,
ma è anche gioiosa ( … ) .
Padre, non giudicarlo
questo mio parlarti umano quasi delirante,
accoglilo come un desiderio d’amore,
non guardare alla mia insensatezza ( … ).
Ma tu sai questo mistero. Tu solo.

Mario Luzi, Via Crucis

sabato 1 settembre 2012

Recensione Mostra “Lune stese”, di Luigi Potente

Pietra Ligure - agosto 2012

Ciò che impressiona nei dipinti di Luigi Potente è l’assenza dei volti. Le lune invadono i corpi, strappandoli con violenza inaudita alla poesia. Sguardi annientati, sorrisi nullificati.
La luna , materiale in sé e immateriale fuori di sé , s’impone come un sistema : spazza via l’uomo, che ne esce divelto e impoverito.
Il monito di Luigi Potente è un richiamo tenero all’umano e alla sua devastante centralità.
Non è la luna ad essere poetica: poetico è l’uomo, distrutto dalla sua stessa umanità.
L’immagine umana – divina finale , di dea pagana o di Vergine cristiana , infrange definitivamente la coltre sistemica delle lune stese e riconsegna l’umano a se stesso, ricolorandolo di poesia.
E’ come se Luigi Potente volesse dirci: “ Stupefacenti le lune stese, ma nulla è più stupefacente dell’uomo”.

Giacomo Paris Pietra Ligure, 28.08.2012

giovedì 21 giugno 2012

Volevo anche scrivere sulla porta I don't care più , ma invece me ne care ancora molto, tanto più che domenica mattina, quando avevo deciso di chiudere ogni bottega, Dio m'ha mandato Ferruccio ed Enzo e una fila di ragazzi di San Donato , come per dire che devo seguitare ad amare le creature giorno per giorno come fanno le maestre e le puttane.

don Lorenzo Milani

Nella mia vita ho sbagliato più di 9000 tiri,

ho perso quasi 300 partite , 26 volte i miei

compagni mi hanno affidato il tiro decisivo

e l'ho sbagliato.

Ho fallito molte volte.

Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.

Michael Jordan

martedì 12 giugno 2012

"Il comico, essendo l'intuizione dell'assurdo, mi sembra più disperante del tragico".

E. Ionesco, Notes et contre - notes, 1962

" Dio non può morire. E' l'unica cosa che non può fare. Se l'uomo è stato creato a immagine di Dio, l'uomo non morirà. Dio non lascerà estinguere la propria immagine".

E. Ioneco, La quete intermittente, 1987

J. Milton

Chiuso nella mia creta,

t'ho forse chiesto io, Creatore,

di farmi uomo?

T'ho forse chiesto io di suscitarmi dalla tenebra?

J. Milton

mercoledì 16 maggio 2012

Mi sento come un autostoppista colto da una grandinata su un'autostrada del Texas. Non posso nascondermi. E non posso farla cessare.

L.B. Johnson - Presidente degli Stati Uniti

lunedì 14 maggio 2012

Platone, Simposio, 202 e - 203 a

" Eros è un gran demone: infatti, tutto ciò che è demoniaco sta fra mortale e immortale. (...) Per opera di questo demone gli dèi hanno ogni relazione e ogni colloquio con gli uomini. (...) E chi è sapiente in queste cose è un uomo demoniaco; chi, invece, è sapiente in altre cose, in arti o mestieri, è uomo volgare".

Platone, Simposio, 202 e - 203 a

Aristotele, Metafisica, A 1 , 981 a 20

" Dunque, se uno possiede la teoria senza l'esperienza e conosce l'universale ma non il particolare che vi è contenuto, più volte sbaglierà la cura, perchè ciò cui è diretta la cura è, appunto, l'individuo particolare".

Aristotele, Metafisica, A 1 , 981 a 20

venerdì 11 maggio 2012

P. P. Pasolini

E io camminerò

leggero, andando avanti,

scegliendo per sempre

la vita.

P. P. Pasolini

giovedì 15 marzo 2012

Agonie di speranza: Dialoghi in 14 stazioni

Bergamo, Collegio Vescovile S. Alessandro
Dal 21.03.2012 al 21.04.2012
Agonie di speranza: Dialoghi in 14 stazioni

La mostra realizzata nella Cappella dell’Istituto è fra le manifestazioni celebrative del 40° anno di fondazione del Liceo scientifico. Costruita in 14 stazioni la mostra raccoglie altrettante opere pittoriche di Guglielmo Clivati e testi poetici di Giacomo Paris. L’esposizione vuole dimostrare l’indipendenza delle opere visive e di quelle poetiche e nel contempo la loro capacità di dialogo. Un dialogo fra immagini e testi che chiama in causa l’osservatore , a cui non è proposto come metodo il canale dell’illustrazione (quadri che illustrano testi o testi che spiegano quadri) ma quello del rimando evocativo, della sintesi critica. La mostra è dotata di catalogo con un testo critico di Fernando Noris.

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venerdì 2 marzo 2012

Aggiornamento curriculum vitae

Dott. Giacomo Paris

2010 : Master "Psicologia dell'apprendimento"
2011: Master "La didattica della lingua italiana e il metodo di studio per alunni con DSA"

mercoledì 22 febbraio 2012

IPOCRISIA E PARRESIA: QUARESIME

Guardatevi dal lievito dei farisei che è l’ipocrisia. Non vi è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; ciò che avete detto all’orecchio nelle stanze più interne, sarà annunciato sui tetti.

Luca 12, 1 – 3


( L’uomo che pratica la parresia ) … invece di riposare sulla sicurezza di una vita in cui la verità resta inespressa, preferisce essere uno che dice la verità piuttosto che un essere umano falso con se stesso (… ) decide di dedicarsi a questa specie di attività verbale in cui il parlante ha uno specifico rapporto con la verità attraverso la franchezza, una certa relazione con la propria vita attraverso il pericolo, un certo tipo di relazione con se stesso e con gli altri attraverso la critica , e uno specifico rapporto con la legge morale attraverso la libertà e il dovere.

Michel Foucault, Discorso e verità nella Grecia antica, Roma, Donzelli, 1996, p. 6 – p.9 .

venerdì 10 febbraio 2012

Thomas Merton , Nessun uomo è un’isola , Garzanti

Non basta all’amore di essere partecipato, bisogna che sia partecipato liberamente, perché nella costrizione non vi può mai essere felicità.

(…)

Di qui il paradosso che l’amore disinteressato può riposare completamente solo in un amore perfettamente ricambiato.

(…)

Il dono dell’amore è il dono della potenza e della capacità di amare e quindi darlo in pieno vuol dire anche riceverlo.

(…)

Così lo si può conservare solo se lo si dona e lo si può donare perfettamente solo se lo si riceve.

martedì 7 febbraio 2012

E. Bloch , Il principio speranza

" Pensare significa oltrepassare".

giovedì 2 febbraio 2012

PLATONE – Repubblica , V I

Collegio vescovile S. Alessandro
III A Liceo Scientifico – 31.01.2012

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lunedì 30 gennaio 2012

PLATONE Kalòn e Agathòn

Collegio vescovile S. Alessandro
III A Liceo Scientifico – 30.01.2012

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P. Celan , Luce coatta

Sbatti via leggermente
i cunei di luce:

l’ondeggiante parola
la possiede
il buio.


P. Celan , Luce coatta

David Grossmann , A un cerbiatto assomiglia il mio amore

Migliaia di attimi, di ore e di giorni, milioni di azioni, un’infinità di gesti, di tentativi, di sbagli, di parole e di pensieri. E tutto per fare un unico uomo al mondo. Un unico uomo, che è così facile da distruggere.

David Grossmann , A un cerbiatto assomiglia il mio amore

S. Wiesenthal, Il girasole – I limiti del perdono, p. 110.

Hillel diceva: “Non giudicare il tuo compagno finché non ti trovi al suo posto” ( Avot , 2 – 4 ).
A Kippur Dio perdona le colpe commesse contro di lui, ma non quelle commesse contro il prossimo.
Non si deve porgere la guancia dell’altro ( Enzo Bianchi).

S. Wiesenthal, Il girasole – I limiti del perdono, p. 110.

martedì 24 gennaio 2012

Giorno della Memoria

S. Wiesenthal, Il girasole - I limiti del perdono, Garzanti, 2002 ( Prima Edizione 1970).

Presentazione

Presentazione dei libri:
I RACCONTI DI S.ANDREA
CUORI CHE URLANO

sabato 11 febbraio 2012 – ore 17.00
Antica chiesa S.Andrea in Castello
Villa d'Adda

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mercoledì 18 gennaio 2012

Andrej Tarkovskij , Sulla natura della nostalgia , 1989 , p. 136.

Quando penso all’uomo contemporaneo , me lo immagino come un corista in un coro , che apre e chiude la bocca ma non emette alcun suono. Cantano tutti gli altri. Lui finge solo di cantare, nella convinzione che sia sufficiente che cantino gli altri.

Andrej Tarkovskij , Sulla natura della nostalgia , 1989 , p. 136.

giovedì 12 gennaio 2012

Legami d’amore 2a edizione

COMUNE di ROVATO
Assessorato ai Servizi Sociali
Assessorato alla Cultura


Legami d’amore
2a edizione

Percorso antropologico rivolto a conviventi e fidanzati orientati al matrimonio
e a giovani coniugi

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Prof. Giacomo Paris

mercoledì 11 gennaio 2012

Emmanuel Levinas, Il Tempo e l’Altro, p. 22

Il presente parte da sé, meglio ancora, è l’atto di partire da sé. Nella trama infinita, senza inizio né fine , dell’esistere, esso è lacerazione. Il presente lacera e riannoda.
( Emmanuel Levinas, Il Tempo e l’Altro, p. 22)

sabato 7 gennaio 2012

K. Vonnegut , Mattatoio n. 5

Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso e la saggezza di comprendere sempre la differenza.
(K. Vonnegut , Mattatoio n. 5)

D. Bonhoeffer

Chi non conosce l’aspra beatitudine dell’attesa, che è mancanza di ciò che si spera , non sperimenterà mai nella sua interezza la benedizione dell’adempimento.
(D. Bonhoeffer)

Simone Weil, Quaderni, I, p.258

" Ogni essere grida in silenzio per essere letto altrimenti. Non essere sordi a queste grida". ( Simone Weil, Quaderni, I, p.258 )