mercoledì 31 ottobre 2012

Non c’è nulla che possa sostituire l’assenza di una persona a noi cara.
Non c’è alcun tentativo da fare, bisogna semplicemente tenere duro e sopportare.
Ciò può sembrare a prima vista molto difficile, ma è al tempo stesso una grande consolazione, perché finché il vuoto resta aperto si rimane legati l’un l’altro per suo mezzo.
È falso dire che Dio riempie il vuoto ; Egli non lo riempie affatto , ma lo tiene espressamente aperto, aiutandoci in tal modo a conservare la nostra antica reciproca comunione, sia pure nel dolore.
Ma la gratitudine trasforma il tormento del ricordo in una gioia silenziosa.
I bei tempi passati si portano in sé non come una spina, ma come un dono prezioso.
Bisogna evitare di avvoltolarsi nei ricordi, di consegnarci ad essi ; così come non si resta di continuo a contemplare un dono prezioso , ma lo si osserva in momenti particolari e per il resto lo si conserva
come un tesoro nascosto di cui si ha la certezza.
Allora sì che dal passato emanano una gioia e una forza durevoli.

Dietrich Bonhoeffer , Resistenza e resa

venerdì 26 ottobre 2012

FRATI SERVI DI MARIA - CONVENTO DELLA SS. ANNUNCIATA - ROVATO

Cammino di fede per fidanzati 2012/2013

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L’insipiens anselmiano : una metafora contemporanea

L’insipiens anselmiano : una metafora contemporanea
IV A Liceo Scientifico
Collegio Vescovile S. Alessandro
22 – 24 Ottobre 2012

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martedì 23 ottobre 2012

Manzoni , Elisabetta e Paolo di Tarso

Collegio Vescovile S. Alessandro
Classe III A - scuola secondaria di primo grado
23 . 10 . 2012
Analisi comparata dei testi

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mercoledì 17 ottobre 2012

giovedì 11 ottobre 2012

La violenza del dialogo ( continua … )


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12.10.2012 prof. Giacomo Paris
" La politica è forse l'unica professione per la quale non si considera necessaria alcuna preparazione specifica".
R. L. Stevenson

La violenza (nascosta) del dialogo


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09.10.2012 prof. Giacomo Paris

mercoledì 3 ottobre 2012

L'ateo Feuerbach:

" Dio è una lacrima d'amore nel più profondo nascondimento, versata sulla miseria umana".

martedì 2 ottobre 2012

Da un lettore...

"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'.

Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla."


Albert Einstein
Il Mondo come Io lo Vedo
- Ediz. Integrale citazione

lunedì 1 ottobre 2012

Ma se Dio sarà sconfitto? Se Dio non salverà mai più? Se i morti non risusciteranno? Se le ingiustizie e le sofferenze continueranno per sempre? Cose come queste può la fede pensarle?

Sergio Quinzio, La sconfitta di Dio, p.96