sabato 1 settembre 2012

Recensione Mostra “Lune stese”, di Luigi Potente

Pietra Ligure - agosto 2012

Ciò che impressiona nei dipinti di Luigi Potente è l’assenza dei volti. Le lune invadono i corpi, strappandoli con violenza inaudita alla poesia. Sguardi annientati, sorrisi nullificati.
La luna , materiale in sé e immateriale fuori di sé , s’impone come un sistema : spazza via l’uomo, che ne esce divelto e impoverito.
Il monito di Luigi Potente è un richiamo tenero all’umano e alla sua devastante centralità.
Non è la luna ad essere poetica: poetico è l’uomo, distrutto dalla sua stessa umanità.
L’immagine umana – divina finale , di dea pagana o di Vergine cristiana , infrange definitivamente la coltre sistemica delle lune stese e riconsegna l’umano a se stesso, ricolorandolo di poesia.
E’ come se Luigi Potente volesse dirci: “ Stupefacenti le lune stese, ma nulla è più stupefacente dell’uomo”.

Giacomo Paris Pietra Ligure, 28.08.2012